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Questo commento intende rivisitare i forum “Ripensare l’euro-antropologia” pubblicati sulla rivista Social Anthropology/Anthropologie Sociale prendendo in considerazione tre questioni specifiche: Chi sono i soggetti dell’antropologia europea? Chi sono i suoi altri? Chi sono i suoi autori? A partire dalla constatazione che l’antropologia europea non implica una fissità spaziale (non esiste il “lì” nell’antropologia europea), suggeriamo che il sapere dell’antropologia europea sia invece il risultato di diverse forme di scambi attraverso e tra le frontiere. Tuttavia, trattandosi di un progetto intellettuale e politico, discutiamo ulteriormente alcune delle contraddizioni, delle ambiguità e dei paradossi che stanno dietro questo “mondialismo” della disciplina. Osservando che l’antropologia europea in particolare dovrebbe costantemente cercare di mettere in relazione gli sforzi di posizionamento della pratica etica, evidenze empiriche, riflessione storica e teorizzazione umanistica, proponiamo forme innovative di collaborazione accademica, creazioni narrative e forme di appartenenza a/con i luoghi.