La Chirotterofauna della Puglia

oleh: Michele Bux, A. Marsico, Danilo Russo, Giovanni Scillitani

Format: Article
Diterbitkan: Associazione Teriologica Italiana 2003-10-01

Deskripsi

Le conoscenze sulla chirotterofauna pugliese sono a tutt?oggi frammentarie, in quanto in letteratura sono disponibili dati parziali su aree ristrette o molto datati. Nel presente studio si espongono i primi risultati di una campagna sistematica di ricerca sulla chirotterofauna della Puglia, finalizzata all'aggiornamento dell'elenco faunistico e alla valutazione dello stato di conservazione delle popolazioni di Chirotteri. La ricerca si avvale per lo più di segnalazioni originali, ma anche di prospezioni di collezioni museali e dati di bibliografia. Per la gestione dei dati è stato realizzato un database informatizzato. Sono stati raccolti in totale 209 records relativi a 18 specie (<em>Rhinolophus ferrumequinum</em>, <em>R. hipposideros</em>, <em>R. euryale</em>, <em>R. mehely</em>, <em>Myotis blythii</em>, <em>M. capaccini</em>, <em>M. daubentoni</em>, <em>M. emarginatus</em>, <em>M. myotis</em>, <em>Pipistrellus kuhli</em>, <em>P. pipistrellus/pygmaeus</em>, <em>Nyctalus leisleri</em>, <em>N. noctula</em>, <em>Hypsugo savii</em>, <em>Eptesicus serotinus</em>, <em>Plecotus austriacus</em>, <em>Miniopterus schreibersi</em> e <em>Tadarida teniotis</em>), pari al 58% delle specie note per l'Italia. Il 30% (63 records) delle segnalazioni è antecedente al 1960, il 7% (15 records) è relativo al periodo compreso tra il 1961 e il 1980 e il 63% (131 records) è successivo al 1980. Due specie <em>Rhinolophus mehelyi</em> e <em>Myotis daubentoni</em> non sono state più segnalate dopo il 1980, mentre una sola specie, <em>Myotis emarginatus</em>, è stata segnalata dopo il 1980. Il 60% dei records hanno riguardato 6 specie (<em>R. ferrumequinum</em>, <em>R. hipposideros</em>, <em>R. euryale</em>, <em>P. kuhli</em>, <em>H. savii</em> e <em>M. schreibersi</em>) probabilmente in relazione alla loro maggiore diffusione e abbondanza e alla maggiore facilità di osservazione e studio, almeno per le specie dalle abitudini troglofile. I dati raccolti consentono una prima analisi di tipo biogeografico, dalla quale emerge che il 40% delle specie hanno corologia euroasiatica, il 28% europea, il 17% mediterranea, il 6% etiopico-mediterranea e il 6% sub-cosmopolita. L'analisi corologica mostra, rispetto alla chirotterofauna italiana, una più forte componente mediterranea e una minore componente euroasiatica ed europea. Sono stati rilevati numerosi siti che hanno presentato una situazione di importanza prioritaria a livello nazionale. A titolo di esempio si evidenzia come il solo sistema di cavità artificiali denominato ?Cava di Santa Lucia? e insistente nell?area del Parco Nazionale del Gargano ospita una numerosa comunità costituita da ben 8 specie e oltre 6000 esemplari: una realtà naturalistica assolutamente prioritaria a livello nazionale.